A Roma un confronto per un mondo senza armi nucleari

23/05/2024

Giovani generazioni per dire no alle armi nucleari. Si è svolta il 19 maggio pomeriggio all’Auditorium Parco della Musica di Roma la seconda edizione di “Senzatomica Revolution Talks: io disarmo il futuro”, un evento gratuito e interattivo in cui i relatori hanno dialogato con il pubblico. Il tema centrale di quest’anno è stata l’intersezionalità tra disarmo nucleare, giustizia climatica e diritti umani.

“Quanto credi di poter far la differenza per migliorare il mondo?”. Questa è stata una delle domande alle quali i partecipanti hanno potuto rispondere in tempo reale: il 40,51% dei presenti ha risposto abbastanza, il 31, 22% tanto, il 25,32% poco e il 2,95% no. “In questo momento storico così difficile noi abbiamo il privilegio e la responsabilità di scegliere da che parte stare – ha affermato Michela Pasi, vice presidente della campagna Senzatomica – Possiamo decidere di informarci, di dialogare, di ascoltare gli altri, anche e soprattutto chi la pensa diversamente da noi, diventando così individui capaci di disinnescare i conflitti. Partendo da questo impegno concreto quotidiano possiamo scrivere insieme, come società civile, la fine dell’era delle armi nucleari, decidendo fermamente di stare dalla parte giusta della storia, per cambiare il nostro destino e per proteggere e costruire il futuro che abbiamo il diritto di vivere”.

“Non è necessario essere supereroi o supereroine per fare qualcosa di utile, ognuno può fare la propria parte per provare a migliorare il mondo – ha dichiarato Irene Facheris, formatrice, attivista, scrittrice e podcaster esperta in studi di genere – È sufficiente sentire di essere pronti e pronte per fare la propria parte”. “Per cambiare le cose pretendiamo che vengano cambiate le misure per rendere il mondo un posto migliore – ha sottolineato Pietro Turano, LGBT+, attore, autore e attivista – La storia ci ha dimostrato che le cose impossibili possono diventare possibili. Nella crisi si crea sempre una spaccatura che apre una possibilità. L’ utopia è la strada del possibile”. “Il cambiamento culturale è qualcosa di urgente e i primi che se ne sono accorti sono i giovani della generazione Z. È il momento di collaborare tra persone” ha affermato Maura Gancitano, saggista, filosofa e opinionista attiva soprattutto nell’ambito della divulgazione, co-fondatrice di Tlon, scuola di filosofia che integra una factory culturale, una casa editrice e due librerie.

L’evento è stato condotto da Marco Carrara, giornalista e conduttore Rai. Tra i relatori erano presenti anche: Venessa Hanson è coordinatrice Social Media presso ICAN (International Campaign to Abolish Nuclear Weapons); Barbara Setti, si occupa di ricerca e advocacy presso la Fondazione Finanza Etica del Gruppo Banca Etica; Chiara Sacchetto, animatrice socio-culturale dell’Associazione giovanile ACMOS di Torino negli ambiti educativi e nelle progettualità̀ di riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie; Raffaella De Felice, esperta di investimenti a impatto sociale; Greta Ragusa e Caterina Forza, attrici; Giulia Pellizzato, organizzazione e coordinamento della campagna “Cambio io, cambia il mondo. Pensare globalmente, cambiare interiormente, agire localmente” e Carlo Abrate, Segretario della Campagna “Senzatomica”.

L’evento è nato per promuovere la campagna e la mostra “Senzatomica. Trasformare lo spirito umano per un mondo libero da armi nucleari” allestita fino al 26 maggio 2024 presso l’Ospedale delle Donne in piazza San Giovanni in Laterano 74 a Roma. L’esposizione, realizzata grazie ai fondi dell’8×1000 dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, ha il sostegno di Roma Capitale e il patrocinio di Regione Lazio, Città Metropolitana di Roma Capitale, Conferenza delle regioni e delle province autonome, RUniPace e ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani.

“Senzatomica” è una campagna volta a creare una nuova consapevolezza sulla minaccia delle armi nucleari ed è partner italiano di ICAN – International Campaign to Abolish Nuclear Weapons – premio Nobel per la Pace 2017.

 

La live del Revolution Talks

Photogallery

Credits: Matteo Torre per Senzatomica

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