Senzatomica all’Università Sapienza di Roma

23/05/2024

Il 13 maggio presso la Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia e Comunicazione dell’Università di Roma Sapienza si è svolto l’evento dal titolo “Senzatomica, per un mondo libero da armi nucleari”. L’iniziativa, organizzata grazie alla collaborazione di docenti e studenti, è stata realizzata al fine di promuovere la nuova mostra “Senzatomica” (in corso fino al 26 maggio a Roma all’Ospedale delle Donne, in piazza San Giovanni in Laterano) e unire vari rappresentanti della comunità accademica per dialogare di disarmo nucleare e della necessità di compiere una trasformazione profonda delle tendenze umane.

Hanno aperto l’evento i saluti del Preside di Facoltà Tito Marci, seguiti da quelli del Prof. Alessandro Saggioro, referente della Rete italiana delle Università per la Pace (RUni Pace), che ha patrocinato l’evento. Sono intervenuti Ginevra Geracitano del Comitato Senzatomica, Maurizio Simoncelli dell’Istituto di Ricerche Internazionali Archivio Disarmo (IRIAD), la Prof. Maria Grazia Betti del Dipartimento di Fisica, la Prof. Francesca Farruggia del Dipartimento DISSE, nonché Segretaria generale di IRIAD e il Prof. Marco Marini che ha moderato il panel.
 
I relatori hanno dialogato su diversi aspetti riguardanti il problema e la minaccia delle armi nucleari, approfondendo la storia del progetto Manhattan e la nascita di una ricerca scientifica finanziata dall’industria bellica. Si è parlato dei pericoli e degli sviluppi contemporanei dell’ammodernamento e dell’investimento nelle armi nucleari, condividendo infine l’importanza di compiere – come comunità accademica e scientifica, docenti e studenti insieme – passi verso la comprensione della complessità del problema. I relatori hanno sottolineato come il ruolo della società civile e dell’opinione pubblica siano fattori determinanti per il cambiamento, così come dimostra l’adozione e l’entrata in vigore del Trattato sulla proibizione delle armi nucleari. Il panel ha stimolato le riflessioni dei partecipanti, studenti e docenti, che hanno sottolineato la necessità di compiere una trasformazione quotidiana delle azioni e delle relazioni umane, soggette oggi a tendenze di antagonismo e logiche amico-nemico.