Il Progetto Manhattan

16/02/2011

La Seconda guerra mondiale diede una connotazione decisamente bellica alle scoperte scientifiche. Fu proprio in quel triste periodo della storia che gli Stati Uniti avviarono il cosiddetto Progetto Manhattan, un programma di ricerca che aveva come finalità la realizzazione delle prime bombe atomiche.
Nel ristretto ambito della comunità scientifica internazionale si era già contemplata la possibilità di costruire una bomba atomica quando nel 1938, a Berlino, era avvenuta la prima fissione nucleare. Il fisico ungherese Leo Szilard, che nel 1933 si era trasferito a Londra per sfuggire alle persecuzioni naziste e che nel 1938 aveva accettato un incarico alla Columbia University di New York, comprese per primo le implicazioni catastrofiche della fissione e della reazione a catena. Temeva che i tedeschi potessero approfittare degli esperimenti realizzati a Berlino per costruire una bomba. Si rivolse allora ad Albert Einstein per convincerlo a scrivere al presidente americano Roosvelt.
Einstein avvertì il pericolo e, di fronte alla possibilità che la Germania nazista arrivasse a costruire la bomba atomica, accettò di firmare la lettera che Szilard aveva preparato.
In questa lettera alcuni scienziati suggerivano al governo americano di intraprendere la ricerca per battere Hitler sul tempo. Era il 2 agosto 1939. La lettera di Einstein arrivò sul tavolo del presidente Roosevelt qualche mese dopo, ma solo nel 1942 questi decise di avviare il progetto atomico. All’inizio del 1941, infatti, i servizi segreti inglesi informarono
il governo americano che la Germania stava effettivamente costruendo la bomba, ma come si vedrà in seguito le cose non stavano così. Ufficialmente fu questa notizia, unita alla pressione di molti scienziati, a convincere il presidente americano.
Nel dicembre dello stesso anno, in risposta all’attacco alla base navale di Pearl Harbor, gli Stati Uniti dichiararono guerra al Giappone. Lo scoppio del conflitto, così come i grandi interessi economici che si nascondevano dietro un progetto che richiedeva fondi smisurati, accelerarono notevolmente la costruzione della bomba atomica.
Il progetto Manhattan arrivò a occupare 150.000 persone. Fu la più grande mobilitazione di scienziati al servizio della guerra che il mondo avesse mai visto e l’impresa più costosa finanziata con denaro pubblico: la bomba costò agli americani oltre 2 miliardi di dollari dell’epoca, corrispondenti a 28 miliardi di dollari di oggi.
I laboratori segreti furono dislocati in una località remota del Nuovo Messico, Los Alamos. La direzione suprema del Progetto venne affidata al Generale Leslie Groves mentre il professor Robert Oppenheimeir ebbe la direzione scientifica di Los Alamos. A Los Alamos gli studiosi seguirono due strade parallele, che portarono alla produzione di due diversi tipi di bombe: la bomba all’uranio 235 chiamata in codice “Little Boy”, e quella al plutonio, più grande e pesante della prima, chiamata “Fat Man”.