La condanna di ICAN e “Italia, ripensaci”
L’esercitazione annuale della NATO sulle armi nucleari Steadfast Noon, iniziata il 16 ottobre, prevede un addestramento pratico alla guerra nucleare in Europa.
Quest’anno le esercitazioni si svolgono in Italia, Croazia e nel Mediterraneo e si concentrano su preparazioni logistiche relative all’uso di queste armi di distruzione di massa che, se usate o innescate accidentalmente, ucciderebbero e ferirebbero decine di migliaia di persone e causerebbero danni ambientali duraturi.
Nell’ambito degli accordi di condivisione nucleare (il cosiddetto “nuclear sharing”) piloti e aerei degli alleati statunitensi della NATO partecipano a queste esercitazioni che prevedono, in caso di conflitto nucleare, l’utilizzo di testate nucleari americane stoccate in cinque Paesi della NATO: Belgio, Germania, Italia, Paesi Bassi e Turchia.
Lo svolgimento di queste esercitazioni durante la guerra in corso in Ucraina (che ha aumentato il rischio di guerra nucleare al livello più alto dai tempi della Guerra Fredda a causa delle ripetute minacce nucleari palesi e velate della Russia) e mentre la Russia sembra sul punto di revocare la ratifica del Trattato per la messa al bando degli esperimenti nucleari CTBT non fa che minacciare un’ulteriore escalation delle tensioni nucleari in Europa.
La Direttrice Esecutiva della Campagna ICAN (di cui Rete Pace Disarmo e Senzatomica fa parte), Melissa Parke, ha dichiarato:
“Esercitarsi con le armi nucleari è imprudente e irresponsabile nel migliore dei casi, ma farlo quando nelle vicinanze si combatte una guerra su larga scala che ha già portato le tensioni nucleari ai massimi livelli post-Guerra Fredda è semplicemente sconsiderato. Tutte le esercitazioni nucleari implicano la volontà di uccidere e ferire indiscriminatamente migliaia di civili – un atto che costituirebbe un crimine di guerra. Invece di impegnarsi in giochi di guerra, i Paesi della NATO dovrebbero aderire al Trattato TPNW sulla proibizione delle armi nucleari, che è l’unico modo per garantire davvero che una guerra nucleare non si verifichi mai”.
Una presa di posizione che viene condivisa da tutta la mobilitazione “Italia, ripensaci”.
Tutte le esercitazioni nucleari sono vietate dal Trattato elaborato in ambito Nazioni Unite, e la condivisione delle armi nucleari tra Paesi è oggetto di controversia in base al Trattato di non proliferazione nucleare.