Vi proponiamo uno sguardo ravvicinato su una figura fondamentale nella storia dei movimenti per la pace. Da membro attivo del progetto Manhattan, decise di uscirne e di dedicare la sua vita al disarmo nucleare. Una vicenda che non ha trovato posto nella trama del pluripremiato “Oppenheimer” ma che merita decisamente di essere raccontata.
All’epoca, il dottor Rotblat era il più giovane dei firmatari e, da allora, dedicò la sua vita all’abolizione delle armi nucleari e della guerra. La pubblicazione del Manifesto, che metteva in guardia dai pericoli delle armi nucleari, alimentò la spinta per la creazione della Pugwash Conferences on Science and World Affairs, un’associazione di scienziati impegnati per la pace e per il disarmo nucleare (ideata nel 1957 presso il villaggio di pescatori di Pugwash, nella Nuova Scozia, provincia del Canada). I fondatori furono, appunto, il filosofo e scienziato gallese Bertrand Russell e il fisico polacco di origini ebraiche Joseph Rotblat (quest’ultimo ne fu il Presidente). Rotblat aveva già lavorato instancabilmente, sin dai primi giorni della Guerra Fredda, per costruire una solidarietà globale tra gli scienziati che superasse i confini nazionali, quando diede il suo supporto alla formazione dell’organizzazione International Student/Young Pugwash (ISYP) per una generazione più giovane di scienziati, inaugurata nel 1979.
A quel tempo aveva circa settant’anni, ma il suo sguardo era ancora proiettato verso il futuro. Chissà quali pensieri devono avergli attraversato la mente nelle fasi successive della sua vita mentre osservava il flusso di giovani scienziati adottare la promessa: «Non userò la mia istruzione per alcuno scopo inteso a danneggiare gli esseri umani o l’ambiente»[3]. Il Movimento Pugwash (Pugwash Conferences on Science and World Affairs) insieme allo stesso J. Rotblat, ricevettero il Premio Nobel per la pace nel 1995. Questa comunità internazionale di scienziati, politici, militari ed esperti è tutt’oggi presente in 40 Paesi e attiva in tutto il mondo come organizzazione non governativa che sostiene lo sviluppo scientifico compatibilmente con l’equilibrio geopolitico e pacifico internazionale. Proprio per questi motivi, in contrapposizione alla citazione più famosa di J. Robert Oppenheimer, Joseph Rotblat potrebbe essere definito « il “costruttore” di mondi ».
Leggi anche: https://senzatomica.it/approfondimenti/oppenheimer-un-racconto-tra-luci-e-ombre/