La paura dell’atomica si può trasformare

31/01/2023

Di Cecilia Brunetti e Pietro Bazzechi

Dal 56° rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese emerge che il 61% degli italiani teme che possa scoppiare il terzo conflitto mondiale, il 59% il ricorso alla bomba atomica, il 58% che l’italia entri in guerra.

Il 56° rapporto Censis sulla situazione sociale dell’Italia pone in evidenza un generale senso di sconforto, emerge una diffusa rassegnazione e “la paura straniante di essere esposti a rischi globali incontrollabili”. Il 61% degli italiani teme che possa scoppiare il terzo conflitto mondiale e il 58% che l’Italia entri in guerra. A vecchie preoccupazioni, se ne aggiungono delle nuove: il 59% degli italiani, infatti, teme il ricorso alla bomba atomica. I dati sono il risultato di un quadro complessivo in evoluzione, non sono immutabili, ma possono offrire un punto di vista differente.
La campagna “Senzatomica” ha come payoff “trasformare lo spirito umano per un mondo libero da armi nucleari”, questo perché proprio dal cuore di ogni singola persona può partire un cambiamento globale. Nata per generare consapevolezza sulla minaccia delle armi nucleari, Senzatomica ha partecipato, al fianco di ICAN, ai negoziati per la stesura e l’adozione del Trattato sulla proibizione delle armi nucleari (TPNW). Quest’ultimo è stato approvato dall’Assemblea Generale dell’ONU il 7 luglio 2017 ed è entrato in vigore il 22 gennaio 2021. L’Italia, però, non ha ratificato il Trattato e, per questo motivo, Senzatomica e Rete Italiana Pace e Disarmo si sono unite per promuovere la campagna “Italia, ripensaci” rivolta direttamente al Governo italiano affinché aderisca al TPNW. A questo dato, si aggiunge la mancata partecipazione dell’Italia come stato osservatore alla Conferenza degli Stati parti del Trattato (1MSP), tenutasi a giugno 2022 a Vienna, il che rende ancor più urgente l’apertura di un canale di comunicazione rivolto alla collettività, ma anche all’individuo.

Presa coscienza dello stato d’animo generale, abbiamo la possibilità di reagire e rinvigorire lo spirito di ogni persona, ripartendo dalla speranza. Proprio per questo, uno dei principali obiettivi della mostra senzatomica è quello di stimolare un’ampia ondata di partecipazione popolare al movimento per l’abolizione delle armi nucleari. Il fattore scatenante di questa reazione a catena è la trasformazione del sentimento che giustifica l’esistenza stessa delle armi nucleari.
Nel riconoscere questa oscurità presente in ogni essere umano, materializzata nella bomba atomica, acquisiamo la possibilità di scegliere in ogni istante di contrastarla facendo emergere il rispetto per la vita.
Se ciascuno di noi intraprenderà questo percorso emergerà un profondo senso di umanità come comunità e non come separazione, portando quindi ad una trasformazione positiva delle relazioni internazionali tra nazioni, e si giungerà per certo alla completa eliminazione delle armi nucleari.