Città target nucleari: Carta di Firenze firmata

27/02/2022

27 febbrario 2022

“Ringraziamo il lavoro del Sindaco Nardella e dei sindaci e vescovi del Mediterraneo che in questi giorni si sono riuniti insieme con l’appello: no alla guerra, vogliamo la pace! affinché si cessi il conflitto armato in Ucraina. È necessario ora più che mai rivedere il discorso sulle armi nucleari, viste anche le ultime dichiarazioni del presidente bielorusso Aleksander Lukashenko, sul pericolo di una controffensiva nucleare alle sanzioni da parte della Russia, parole che fanno paura e che trovano conferma nell’allerta nucleare difensiva annunciata dallo stesso Putin”. Lo dice Daniele Santi, presidente del Comitato Senzatomica, commentando l’approvazione della Carta di Firenze, a Palazzo Vecchio, sottoscritta da 60 vescovi e altrettanti sindaci di 20 Paesi del Mediterraneo e dal cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della CEI, e il sindaco di Firenze, Dario Nardella.

“Un documento – spiega Daniele Santi – perfettamente in linea con ciò che richiedono i tempi nel porre la persona umana al centro dell’agenda internazionale perseguendo la pace, proteggendo il pianeta, garantendo prosperità, promuovendo il rispetto e la dignità dei diritti fondamentali di ogni individuo”.

“Nella situazione attuale – spiega il presidente di Senzatomica – tutte le potenze faticano a intervenire a causa della minaccia nucleare che frena ogni tipo di mossa. Non vi è progresso nella deterrenza nucleare. È proprio qui che risiede il fulcro del cambiamento che abbraccia Senzatomica: il vero nemico non sono le armi nucleari di per sé, né gli Stati che le possiedono, ma il modo di pensare che ne giustifica l’esistenza, l’essere pronti ad annientare l’altro quando percepito come minaccia alla realizzazione dei propri scopi”.

“Le autorità locali – conclude – sono cruciali per il successo del TPNW, il Trattato sull’Abolizione delle armi nucleari. Per la fine del conflitto in Ucraina è necessario che le diplomazie inizino a lavorare con l’obiettivo di salvaguardare ogni essere umano, ponendo fine all’era nucleare”.