26 settembre 2025: Giornata per l’eliminazione delle armi nucleari

26/09/2025

Il 26 settembre, Giornata ONU per l’eliminazione totale delle armi nucleari, nuove firme e ratifiche al TPNW rafforzeranno il cammino globale verso la messa al bando. La mobilitazione “Italia, ripensaci” chiede al nostro Governo di non restare indietro e seguire la volontà dell’opinione pubblica a sostegno di un concreto disarmo nucleare.

 

Oggi, 26 settembre, è la Giornata internazionale per la totale eliminazione delle armi nucleari, proclamata e celebrata dalle Nazioni Unite. Nel 2025 questa ricorrenza assume un significato ancora più profondo e simbolico, coincidendo con l’80° anniversario dei bombardamenti atomici sulle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki. Eventi tragici che hanno segnato per sempre la coscienza dell’Umanità e che ci spingono – grazie anche alla testimonianza instancabile dei sopravvissuti – a lavorare ogni giorno per il dovere urgente di impedire che simili terribili distruzioni possano ripetersi.

Una Giornata che – secondo le parole di convocazione dell’ONU – fornisce un’opportunità per richiamare l’urgenza di eliminare le armi nucleari e i costi sociali ed economici del loro perpetuarsi”. E proprio oggi più che mai di fronte a un contesto internazionale carico di tensioni, con il ritorno prepotente della logica della deterrenza e con l’ammodernamento degli arsenali da parte delle potenze nucleari, il richiamo all’eliminazione totale di queste armi di distruzione di massa non deve essere visto come sogno utopico, ma come necessità realistica e concreta. Perché la vera illusione infondata è continuare a ritenere che la Pace possa essere fondata sulla capacità potenziale di cancellare intere città e popoli in pochi secondi.

Che la prospettiva sia concreta, e che la speranza di una totale eliminazione delle armi nucleari non sia vana, è dimostrato dal continuo aumento del numero di Stati che scelgono di sottrarsi a questa spirale pericolosa aderendo al Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW), l’unico strumento internazionale che vieta in modo esplicito sviluppo, possesso, uso e minaccia d’uso delle armi atomiche e che rappresenta oggi il cammino più chiaro verso un mondo libero da questa minaccia. Proprio in occasione della Giornata del 26 settembre, durante una Cerimonia ufficiale organizzata al Palazzo di Vetro di New York, saranno infatti annunciate nuove firme e ratifiche al TPNW.

In questo scenario globale la campagna Italia, ripensaci” promossa da Senzatomica e Rete Pace Disarmo intende rilanciare ancora una volta e con determinazione l’appello al nostro Governo e al Parlamento affinché l’Italia superi l’attuale posizione di ambiguità e si unisca a questo percorso di civiltà. Il nostro Paese, membro dell’Unione Europea e dell’Alleanza Atlantica, non può continuare a sottrarsi al dibattito internazionale rimanendo in una zona grigia che indebolisce il nostro ruolo storico di promotori di dialogo, cooperazione e percorsi attivi di disarmo umanitario. L’adesione al Trattato TPNW (con tutti i passi di avvicinamento necessari a realizzare questo obiettivo) non sarebbe solo una scelta politica coerente con la nostra Costituzione e il suo articolo 11 che ripudia la guerra, ma anche un atto di responsabilità verso le cittadine e i cittadini italiani che in larghissima maggioranza sostengono il disarmo nucleare, e verso le vittime delle politiche militari nucleari, che ancora oggi subiscono conseguenze devastanti dei test e dell’inquinamento radioattivo.

Rete Pace Disarmo e Senzatomica chiedono una forte attivazione per il disarmo nucleare anche alle istituzioni locali, chiamandole a dare un segno concreto di sostegno con l’adesione all’ICAN Cities Appeal (sono già 130 i Comuni che hanno votato Mozioni) e tutta l’opinione pubblica. Che può partecipare a questa importante Giornata Internazionale diffondendo informazioni e consapevolezza, sostenendo le iniziative e gli eventi di Italia, ripensaci” e sollecitando i propri rappresentanti a farsi promotori di un cambiamento reale. Per il bene di tutti. Perché l’eliminazione totale delle armi nucleari non è solo una scelta di politica estera, ma difesa dei principi di Pace e sicurezza che devono animare le scelte di ogni Stato e atto di giustizia verso le vittime di Hiroshima e Nagasaki e verso tutte le popolazioni che subiscono ancora oggi le conseguenze delle politiche nucleari.