Dichiarazione della SGI sull’adozione del Trattato sul Divieto delle Armi Nucleari
12/07/2017
La Soka Gakkai Internazionale (SGI) accoglie completamente l’adozione del Trattato sul Divieto delle Armi Nucleari, approvato il 7 luglio presso la sede dell’ONU di New York, uno strumento giuridicamente vincolante per il divieto delle armi nucleari in grado di condurre alla loro totale eliminazione.
Abbiamo lavorato a lungo per l’abolizione di queste armi, le più disumane, e vorremmo esprimere il nostro più profondo rispetto per tutti gli hibakusha, i governi, l’ONU e le altre organizzazioni internazionali e organizzazioni non governative di tutto il mondo per il loro sincero impegno alla realizzazione di questo trattato.
L’adozione di questo trattato rappresenta una storica pietra miliare nel cammino verso la totale eliminazione delle armi nucleari, nonché la concretizzazione degli sforzi degli hibakusha di tutto il mondo e di tutti quelli della comunità internazionale che hanno chiesto la loro abolizione per oltre settant’anni, dal momento in cui vennero utilizzate a Hiroshima e Nagasaki nel 1945.
In quanto organizzazione buddista che sostiene il rispetto della dignità della vita, la Soka Gakkai Internazionale si è impegnata per molti anni a sensibilizzare la popolazione all’abolizione delle armi nucleari su scala globale. Abbiamo organizzato mostre, petizioni, conferenze e pubblicazioni basate sull’iniziativa di giovani e donne, e abbiamo anche dato il nostro contributo dal punto di vista morale ed etico nei processi decisionali internazionali in occasione di forum incentrati sulle armi nucleari.
L’esistenza delle armi nucleari è la più grande minaccia al diritto alla vita sia dell’individuo che dell’umanità nel suo complesso. Per questo motivo la loro totale eliminazione è un desiderio condiviso da tutte le persone. È inoltre chiaro che l’educazione al disarmo svolge un ruolo fondamentale per realizzare e sostenere un mondo senza armi nucleari. Ed è allo stesso modo importante garantire la partecipazione delle donne nei processi di pace e sicurezza. Questi punti, proposti durante i negoziati dalla SGI in quanto rappresentante della società civile, sono stati inclusi nel trattato adottato.
Quest’anno segna il sessantesimo anniversario della Dichiarazione per l’Abolizione delle Armi Nucleari, rilasciata nel settembre del 1957 dal secondo presidente della Soka Gakkai Josei Toda, in cui egli descrisse le armi nucleari come il male assoluto. Per noi ha grande significato il fatto che un trattato che vieta queste armi sia diventato realtà in questo momento.
L’adozione di questo trattato è un concreto passo in avanti verso la realizzazione di un mondo senza armi nucleari, il desiderio comune di tutta l’umanità. La prossima sfida sarà quella di fare in modo che il significato del trattato venga ampiamente compreso, e di garantire un sostegno sempre più vasto e solido. Ci auguriamo vivamente che gli Stati possessori di armi nucleari e gli Stati loro alleati che non hanno partecipato a questa conferenza collaborino con noi nell’impresa globale di creare un mondo libero dalle armi nucleari.
È essenziale aumentare la consapevolezza affinché una comprensione delle catastrofiche conseguenze umanitarie di qualsiasi uso delle armi nucleari venga condivisa e diffusa in modo ancora più ampio, attraverso i confini e le generazioni. Sta diventando sempre più importante riunire le voci dei cittadini che chiedono l’abolizione delle armi nucleari su larga scala e incoraggiare la popolazione ad agire per la realizzazione di un mondo libero dalle armi nucleari.
Come ha scritto il Presidente della Soka Gakkai Internazionale Daisaku Ikeda all’interno della proposta “Costruire una solidarietà globale per l’abolizione del nucleare”, pubblicata a settembre del 2009:
Se vogliamo lasciarci alle spalle l’era del terrore nucleare dobbiamo combattere contro il vero “nemico”. Quel nemico non sono le armi nucleari in quanto tali, né gli stati che le possiedono o che le costruiscono. Il vero nemico da affrontare è il modo di pensare che giustifica le armi nucleari: l’essere pronti ad annientare gli altri qualora essi siano considerati una minaccia o un intralcio alla realizzazione dei propri interessi”. (Costruire una solidarietà globale per l’abolizione del nucleare, proposta di Daisaku Ikeda, 8 settembre 2009)
Questo cambiamento radicale del nostro modo di pensare è fondamentale per rendere sostenibile un mondo libero dalle armi nucleari.
La Soka Gakkai Internazionale continuerà a lavorare assieme a tutti coloro che condividono questo modo di pensare per sviluppare ulteriormente la solidarietà con i cittadini del mondo per la realizzazione di un mondo libero dalle armi nucleari.
Hirotsugu Terasaki
Direttore Generale dell’ufficio per gli Affari della Pace della Soka Gakkai Internazionale