Dichiarazione dei giovani in occasione del Summit dei giovani del G7 di Hiroshima
06/05/2023
Il 27 aprile 2023, i delegati del Vertice dei giovani del G7 di Hiroshima hanno presentato la loro dichiarazione congiunta e le richieste avanzate ai leader del G7 per il prossimo vertice. Di seguito la traduzione della dichiarazione.
Osservazioni di apertura
Stimati membri della stampa, illustri ospiti e concittadini, trasmettiamo i nostri calorosi saluti a tutto il mondo dal Summit dei giovani del G7 di Hiroshima.
A nome di tutti i giovani delegati e leader provenienti da ogni parte del mondo, siamo onorati di darvi il benvenuto alla presentazione e all’adozione della Dichiarazione finale di questo Summit. Ci siamo riuniti nella città di Hiroshima, dal profondo significato storico, che ci ricorda con intensa commozione le devastanti conseguenze delle armi nucleari e l’urgente necessità del disarmo. Nell’ultima settimana, abbiamo avuto l’opportunità unica di visitare il Memoriale della Pace di Hiroshima e di incontrare gli hibakusha, i coraggiosi sopravvissuti alle armi nucleari. Le loro storie ci hanno commosso profondamente, rafforzando ulteriormente la nostra determinazione a creare un mondo libero dagli orrori della guerra nucleare.
Vorremmo estendere il nostro riconoscimento alle popolazioni indigene del Giappone e in particolare della città di Hiroshima, dove ci siamo riuniti per questo Summit dei giovani del G7. Vorremmo rendere omaggio agli anziani del passato e del presente. Estendiamo il nostro rispetto a tutta la comunità di Hiroshima e a tutte le anime che non ci sono più a causa della bomba atomica.
Desideriamo esprimere la nostra più sentita gratitudine a tutte le organizzazioni e gli individui che hanno reso possibile questo evento e questo summit, tra cui il Centro per la Pace dell’Università di Hiroshima, ICAN (Campagna internazionale per l’abolizione delle armi nucleari), Peace Boat, il Museo Memoriale della Pace di Hiroshima, la Hiroshima Peace Culture Foundation, ANT-Hiroshima, la Soka Gakkai Internazionale (SGI), la Città di Hiroshima, Religions for Peace Japan e Heinrich Boell Stiftung Hong Kong. Questo vertice si svolge nell’ambito del progetto 75+75th Anniversary Project dell’Università di Hiroshima e siamo grati per il loro sostegno e contributo.
Questo vertice non è solo un modo per riunire i giovani nella partecipazione a incontri autentici, insieme all’apertura alla diversità e all’accettazione delle differenze, ma anche un modo per usare le voci dei giovani per denunciare ingiustizie come l’uso delle armi nucleari e le sue conseguenze.
Vi invito quindi ad ascoltare con attenzione la dichiarazione finale del Summit dei giovani del G7 di Hiroshima.
Introduzione
Stimati leader e rappresentanti del Summit del G7 di Hiroshima,
Noi, giovani delegati e promotori del cambiamento provenienti da tutto il mondo, siamo onorati di essere qui a Hiroshima, la città simbolo delle devastanti conseguenze delle armi nucleari. Siamo qui riuniti con esperti e sostenitori della pace provenienti da ogni angolo del mondo per affrontare le minacce esistenziali che il mondo deve affrontare, tra cui il cambiamento climatico e le armi nucleari. Ci congratuliamo con i Paesi del G7 e la società civile per aver convocato questo vertice cruciale e riconosciamo la necessità di un’azione immediata per l’abolizione delle armi nucleari.
In qualità di leader emergenti del mondo, abbiamo la responsabilità di garantire che il pericolo posto e inflitto dalle armi nucleari all’umanità e all’ambiente sia sradicato e risanato. Siamo qui insieme, uniti nella nostra determinazione a realizzare un mondo più sicuro e libero dalle armi nucleari e dalle loro devastanti conseguenze.
A Hiroshima, chiediamo al mondo di ascoltare gli hibakusha – i sopravvissuti alle armi nucleari – e di riconoscere l’imperativo morale del disarmo nucleare. Chiediamo urgentemente che si agisca concretamente nei riguardi delle armi nucleari per onorare le esperienze vissute dagli hibakusha e dalle altre comunità colpite dalle armi nucleari e per garantire un mondo più sicuro e libero dalle armi di distruzione di massa per le generazioni a venire.
Il possesso o l’uso di armi nucleari è illegittimo, come riconosciuto dal Trattato sulla proibizione delle armi nucleari (TPNW) e la nostra sicurezza futura non può dipendere dalla sfiducia tra i Paesi o dalla minaccia delle devastanti conseguenze umanitarie e ambientali.
Visti i conflitti e le crisi che affrontiamo oggi, crediamo che sia giunto il momento di agire contro le armi nucleari. Come giovani, sosteniamo il TPNW come il percorso più efficace per eliminare le armi nucleari.
Le voci e le preoccupazioni dei giovani
Essendo l’ultima generazione che ha avuto l’opportunità di ascoltare direttamente le testimonianze degli hibakusha di tutto il mondo, è nostra missione e responsabilità inserire le loro storie nel nostro lavoro e condividerle con le generazioni più giovani.
I sopravvissuti, le loro famiglie e le comunità indigene colpite in maniera sproporzionata dall’uso, dai test, dalla produzione e dalle scorie delle armi nucleari continuano a soffrire di esperienze traumatiche, perdite devastanti di terre e problemi di salute. Abbiamo il dovere nei confronti di queste comunità e di noi stessi di perseguire il disarmo completo e l’abolizione delle armi nucleari.
Siamo consapevoli delle preoccupazioni legate allo scarico di 1,3 milioni di tonnellate di acque reflue radioattive quest’anno e sosteniamo con solidarietà gli Stati che si trovano in prima linea in questa crisi e che considerano questo atto come un danno transfrontaliero al Pacifico.
Richieste ai Paesi del G7
Come giovani che lavorano per un mondo senza armi nucleari, chiediamo che i Paesi del G7 intraprendano le seguenti azioni:
- Sostenere e ascoltare gli hibakusha di tutto il mondo accogliendo le loro testimonianze, visitando il Memoriale della Pace di Hiroshima e impegnandosi sinceramente a compiere passi verso il disarmo nucleare;
- Adottare misure concrete per il perseguimento del TPNW, tra cui, e non solo, la promozione del Trattato all’interno delle organizzazioni regionali e internazionali, l’osservazione della seconda Conferenza degli Stati parti del TPNW e la cooperazione con gli Stati parti del TPNW per sostenere l’attuazione del Trattato;
- Promuovere la valutazione immediata e la ricerca nelle regioni e nelle comunità colpite dalle armi nucleari, in modo che gli Stati, le organizzazioni e gli individui possano impegnarsi in processi di assistenza alle vittime e di risanamento ambientale in collaborazione con gli istituti internazionali, la società civile e le comunità colpite;
- Adempiere all’obbligo legale del disarmo nucleare previsto dall’articolo 6 del Trattato di non proliferazione delle armi nucleari (NPT) del 1968, avviando la discussione nei governi nazionali sulla complementarità tra il NPT e il TPNW.
- Riconoscere la legittimità e le opportunità dei processi di irreversibilità e verifica forniti dal TPNW;
- Sostenere i principi degli articoli 6 e 7 del TPNW per promuovere la cooperazione per l’attuazione del Trattato e per fornire assistenza alle vittime e un impegno al risanamento ambientale per affrontare i danni passati e attuali delle armi nucleari;
- Assicurare il coinvolgimento e l’autentica rappresentanza delle comunità emarginate per motivi di razza, genere, status economico e confini geografici, e includere e responsabilizzare gli individui, in particolare coloro che provengono da ambienti indigeni o colpiti dal nucleare, nei processi decisionali delle politiche nucleari, nonché nelle iniziative per pace e disarmo a livello nazionale e locale.
- Limitare la spesa per le armi di distruzione di massa, in particolare le armi nucleari, e indirizzare invece i finanziamenti verso investimenti sostenibili per mitigare gli effetti del cambiamento climatico e per promuovere programmi per l’istruzione e sforzi per la costruzione della pace;
- Invitare i Paesi ad assumersi la responsabilità dello smaltimento passato e presente delle scorie nucleari e garantire che lo smaltimento non danneggi le comunità e i paesi circostanti;
- Riconoscere il valore dell’educazione alla pace e al disarmo e garantire finanziamenti per l’educazione e l’empowerment dei giovani, delle donne e delle comunità colpite per impegnarsi nei processi di disarmo nucleare;
- Impegnarsi in dialoghi costruttivi per spostare il paradigma della sicurezza lontano dal possesso immorale e dalla valorizzazione delle armi nucleari, impegnarsi per un futuro sostenibile condannando la minaccia o l’uso di armi nucleari e sviluppare nuove politiche basate sui principi del disarmo nucleare e norme di non-utilizzo piuttosto che falsa deterrenza.
Stimati leader e delegati del G7, come tedofori del domani, noi giovani rimaniamo risoluti nel nostro impegno per la completa abolizione delle armi nucleari. Riconosciamo gli sforzi compiuti in passato dagli Stati del G7 per perseguire obiettivi condivisi di sicurezza e umanità; tuttavia, vi esortiamo a intraprendere azioni più coraggiose e decisive onorando le nostre raccomandazioni.
La nostra generazione ha il diritto di scegliere il futuro da ereditare e possediamo la determinazione incrollabile di costruire un mondo più giusto, equo e sostenibile, un mondo libero dall’ombra delle armi nucleari. Ora, più che mai, vi invitiamo a unirvi alla nostra missione, a dare ascolto alle nostre voci e a lavorare insieme per salvaguardare la nostra umanità collettiva e il futuro del nostro pianeta.
Osservazioni conclusive
Con l’avvicinarsi della conclusione di questo importante evento, esortiamo i leader del G7 a non considerarlo come una fine, ma come un nuovo inizio nel nostro impegno collettivi verso un mondo libero da armi nucleari. Le esperienze che abbiamo condiviso durante il Summit dei giovani del G7, tra cui la nostra visita al Memoriale della Pace di Hiroshima e i nostri incontri con la hibakusha Keiko Ogura che ci ha condiviso la sua vita e i suoi ricordi di Hiroshima durante la Seconda guerra mondiale, saranno impressi per sempre nei nostri cuori, ricordandoci l’enorme responsabilità che abbiamo nel promuovere una pace sostenibile e una coesistenza armoniosa.
Noi, giovani delegati, siamo determinati nell’impegnarci a portare avanti le lezioni che abbiamo imparato qui a Hiroshima ai nostri rispettivi Paesi e in tutto il mondo, e di continuare a lavorare senza sosta per il disarmo nucleare. Chiediamo una rinnovata attenzione nel potenziare l’assistenza e la protezione delle vittime, nell’incrementare l’educazione al disarmo nucleare e l’educazione alla pace nelle scuole, e di continuare a incrementare le opportunità per i cittadini del mondo di incontrare gli hibakusha e ascoltare le loro storie inestimabili, per costruire una rete di pace sostenibile a livello internazionale.
Dal XXI secolo e oltre, siamo decisi a unirci trascendendo confini, linguaggi e culture locali per creare una cultura globale di pace e realizzare la totale abolizione delle armi nucleari. Crediamo che sia necessario forgiare un mondo non solo libero dalle devastanti conseguenze delle armi nucleari, ma un mondo che sia costruttivo e intenzionato a preservare una pace duratura. Siamo determinati ad assicurare che i sacrifici e le testimonianze degli hibakusha non siano mai dimenticati. Esortiamo i leader del G7 a prestare ascolto alle nostre parole e intraprendere azioni concrete per un mondo sostenibile e prospero per tutte le persone.