Pubblichiamo la traduzione dell’articolo pubblicato dalla Soka Gakkai Internazionale. leggi originale
L’8 settembre 1957 il secondo presidente della Soka Gakkai, Josei Toda (1900-1958), di fronte a una folla di 50.000 giovani della Soka Gakkai riuniti allo Stadio Mitsuzawa di Yokohama, pronunciò una dichiarazione che condanna le armi nucleari come “un male assoluto” che minaccia il diritto di vivere dell’umanità e ne chiese il divieto. Era l’apice della Guerra Fredda, periodo in cui le armi nucleari, capaci di distruggere ogni forma di vita, stavano gettando un’ombra scura sul destino di tutta l’umanità.
Toda, la cui salute si stava indebolendo, invitò i giovani della Soka Gakkai a raccogliere la sfida di abolire le armi nucleari dal mondo, sottolineando che vi era sicuramente una soluzione a questo problema creato dall’uomo. Questa chiamata è diventata l’impulso per l’impegno per la pace globale della SGI, nel quale l’abolizione delle armi nucleari rimane un obiettivo primario.
Il presidente della SGI Daisaku Ikeda aveva 29 anni al momento del discorso di Toda. Egli ricorda: “Nel fare questa dichiarazione, il mio mentore [Toda] indicò che doveva essere considerato come il suo desiderio principale per i suoi giovani successori e per le generazioni successive. L’importanza e il valore di questa storica dichiarazione sono diventati più evidenti con il passare degli anni e sono fiducioso che continueranno a crescere anche in futuro.”
Determinato a rendere la visione del suo mentore una realtà, Ikeda ha ricercato varie strade per l’abolizione delle armi nucleari, la rinuncia alla guerra e la costruzione di una cultura di pace attraverso il dialogo con pensatori e personaggi chiave, così come attraverso proposte di pace annuali a sostegno degli ideali delle Nazioni Unite.
Ha fatto emergere il nucleo morale della questione, affermando: “…Se vogliamo lasciarci alle spalle l’era del terrore nucleare dobbiamo combattere contro il vero “nemico”. Quel nemico non sono le armi nucleari in quanto tali, né gli stati che le possiedono o le costruiscono. Il vero nemico da affrontare è il modo di pensare che giustifica le armi nucleari: l’esser pronti ad annientare gli altri qualora essi siano considerati una minaccia o un intralcio alla realizzazione dei propri interessi.”
In risposta alla proposta di Ikeda del 2006 per una riforma delle Nazioni Unite, la SGI a settembre 2007 ha lanciato la campagna Decennio delle Persone per l’Abolizione delle Armi Nucleari e ha collaborato con movimenti internazionali antinucleari come la campagna internazionale per abolire le armi nucleari (ICAN) iniziata da Internazionale Medici per la Prevenzione della Guerra Nucleare (IPPNW). Il lancio ha coinciso con il 50° anniversario della dichiarazione di Toda del 1957, e la campagna mira a stimolare l’opinione pubblica internazionale dal basso per l’abolizione delle armi nucleari. Per maggiori informazioni: http://www.peoplesdecade.org/
La SGI ha creato una serie di mostre didattiche mettendo in evidenza la crudeltà perpetrata dalle armi nucleari e ha promosso numerose attività finalizzate all’abolizione delle armi nucleari, creando una serie di forum in cui persone di ogni età sono in grado di scambiarsi opinioni e condividere le proprie idee liberamente. La pagina che segue presenta alcune delle più recenti attività della SGI per promuovere l’abolizione del nucleare: http://www.sgi.org/news/peace.html