ARMI NUCLEARI, SENZATOMICA ESPRIME PREOCCUPAZIONE
30/10/2025
L’annuncio di riprendere i test nucleari e le recenti minacce di utilizzo di tali armi suscitano profonda preoccupazione. È quanto sottolineano i rappresentanti del progetto “Senzatomica – Trasformare lo spirito umano per un mondo libero da armi nucleari” della Fondazione Be the Hope.
Anche se il significato preciso del termine “test” non è stato chiarito, l’idea stessa di tornare a sperimentare armi nucleari rappresenta un passo indietro grave e pericoloso per la sicurezza globale, per la dignità umana e per la vita del pianeta.
Ogni test colpisce persone, comunità e natura, lasciando dietro di sé sofferenze, malattie e devastazione ambientale. Non si tratta di esperimenti “scientifici”, ma di esplosioni reali che amplificano la paura, la divisione e la minaccia dell’annientamento reciproco.
La storia dei test nucleari è una storia di dolore e ingiustizia. Almeno otto Paesi — Cina, Francia, India, Corea del Nord, Unione Sovietica, Pakistan, Regno Unito e Stati Uniti — hanno fatto esplodere oltre 2.000 armi nucleari in superficie, sottoterra e sott’acqua, in quasi tutte le regioni del mondo. I soli 528 test atmosferici hanno liberato una forza distruttiva pari a 29.000 bombe di Hiroshima.
Gli Stati Uniti sono responsabili del maggior numero di esplosioni, con 1.032 test effettuati.
L’Unione Sovietica ne ha condotti 715, la Francia 210, mentre la Cina e il Regno Unito 45 ciascuno. La Corea del Nord ha effettuato sei test, e Indiae Pakistan due ciascuno. Ognuna di queste esplosioni ha lasciato dietro di sé un’eredità di distruzione: territori contaminati, acque avvelenate, intere popolazioni colpite da tumori, infertilità, malformazioni congenite e traumi che ancora oggi si trasmettono di generazione in generazione.
Le armi nucleari rappresentano l’espressione del male assoluto creato dall’essere umano: la volontà di distruggere, la negazione radicale della vita e della dignità di ogni persona. Sono l’incarnazione materiale di un pensiero che separa l’essere umano dal proprio cuore e lo induce a credere che la violenza possa essere una forma di protezione.
Ogni bomba, ogni test, ogni minaccia nucleare è la manifestazione di una sfiducia profonda nell’umanità stessa. È il risultato di una cultura che considera normale la possibilità di annientare tutto, invece di coltivare la fiducia, la cooperazione e la pace. Non può esserci sicurezza nella minaccia della distruzione: la vera sicurezza nasce dal dialogo, dal rispetto reciproco e dalla fiducia tra i popoli.
Finché le armi nucleari esisteranno, esisterà la minaccia del loro uso — e testarle significa già usarle. Solo la loro totale eliminazione può garantire che simili atrocità non si ripetano mai più. Invitiamo tutte le persone, le istituzioni e i governi a sostenere e promuovere il Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW), in vigore dal 2021, che vieta ogni forma di test e prevede misure concrete di assistenza alle vittime e di risanamento ambientale. Allo stesso tempo, incoraggiamo gli Stati a impegnarsi nel principio del “Non Primo Uso” (No First Use), un passo concreto verso la riduzione del rischio nucleare e la costruzione di una nuova fiducia tra le nazioni, coerente con lo spirito e gli obiettivi del TPNW.