Egregio Presidente,
Illustri Delegati degli Stati Parti del Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari,
Colleghi,
Siamo onorati di rivolgerci a questa conferenza rappresentando le voci di una coalizione di giovani attivisti impegnati nella piena attuazione del Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW).
Nel riflettere sull’80° anniversario dei bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki e sul significativo riconoscimento del Premio Nobel per la Pace conferito a Nihon Hidankyo, desideriamo esprimere la nostra più profonda gratitudine agli Hibakusha di Hiroshima e Nagasaki, nonché alle comunità di tutto il mondo colpite dallo sviluppo, dai test e dall’uso delle armi nucleari. Con coraggio, essi hanno condiviso le loro testimonianze e portato avanti una lunga battaglia per un mondo libero dalle armi nucleari. È nostro dovere trasmettere le loro voci alle future generazioni.
È altrettanto essenziale impegnarsi in processi di costruzione della fiducia e negoziati multilaterali per ridurre i rischi nucleari derivanti dai conflitti attuali. L’attuale era nucleare si basa su politiche e strategie inefficaci, come la falsa narrativa della deterrenza nucleare. Le armi nucleari non garantiscono la nostra sicurezza. Ci costringono soltanto a vivere nella paura costante che possano detonare in qualsiasi momento. Per questo motivo ribadiamo con fermezza la nostra convinzione che solo attraverso il dialogo, la fiducia, la pace e l’educazione al disarmo possiamo davvero garantire la nostra sicurezza.
Il movimento per il disarmo nucleare deve rafforzare la collaborazione con le istituzioni locali, investire nella diplomazia parallela e promuovere attivamente iniziative che coinvolgano la società civile e le autorità municipali. L’advocacy dal basso, amplificata dai governi locali, può svolgere un ruolo cruciale nel successo del TPNW.
Affinché gli sforzi per il disarmo siano inclusivi e la richiesta di abolizione delle armi nucleari si espanda, i giovani devono essere dotati degli strumenti e delle conoscenze necessarie. Ciò richiede ulteriori investimenti e un approccio più mirato. Focalizzandoci sugli impatti umanitari e intersezionali delle armi nucleari, possiamo cambiare il modo in cui esse vengono percepite e mettere in evidenza la devastazione indiscriminata che causano. Solo attraverso l’educazione e la consapevolezza possiamo riacquistare il potere di immaginare – e, di conseguenza, di costruire – un mondo libero dalle armi nucleari.
Illustri delegati, come giovani determinati a vivere in un mondo di pace e sicurezza umana, vi chiediamo di intraprendere le seguenti azioni:
- Rinnovare il nostro appello per l’espansione dei programmi di assistenza rivolti agli hibakusha a livello globale, inclusa la fornitura di cure sanitarie adeguate, il risanamento ambientale, il risarcimento e il riconoscimento formale dei danni subiti, in conformità con gli articoli 6 e 7 del TPNW.
- Sostenere la risoluzione proposta dall’Assemblea Mondiale della Sanità per aggiornare il rapporto del 1987 dell’OMS sugli effetti della guerra nucleare sulla salute, insieme alla risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite del 2024 sugli effetti della guerra nucleare. Espandere questa base di conoscenze rafforzerà l’imperativo umanitario del disarmo.
- Integrare pienamente le prospettive di genere nelle discussioni sul disarmo nucleare. Le donne sono colpite in modo sproporzionato dall’esposizione alle radiazioni, ma la ricerca su questi impatti rimane limitata. Chiediamo studi dedicati sulle conseguenze sanitarie di genere e la parità di genere nei processi decisionali sul disarmo.
- Preservare il diritto alla verità e alla memoria per gli hibakusha di tutto il mondo, sollecitando gli Stati dotati di armi nucleari a declassificare i documenti sui test nucleari, digitalizzarli e renderli disponibili in database accessibili al pubblico, per facilitare la ricerca sugli impatti umanitari delle armi nucleari.
- Garantire una partecipazione significativa dei giovani, includendo una quota minima del 20% di rappresentanza giovanile nei gruppi di lavoro intersessionali e nelle delegazioni degli Stati Parte del TPNW. Per affrontare le sfide del disarmo nucleare, dobbiamo riconoscere che il vero progresso dipende dall’inclusività. I giovani devono essere attori attivi, contribuendo a costruire un futuro più sicuro e sostenibile.
- Aumentare il sostegno finanziario e logistico per garantire la partecipazione della società civile e delle comunità colpite alle discussioni sul disarmo. Molte organizzazioni della società civile affrontano ostacoli sistemici, tra cui vincoli finanziari e restrizioni sui visti. Gli Stati Parti dovrebbero collaborare con la società civile per facilitare i processi di ottenimento dei visti, consentendo ai delegati di partecipare in presenza agli eventi chiave.
- Esercitare una maggiore pressione diplomatica sugli Stati dotati di armi nucleari affinché si impegnino con il TPNW, perseguendo l’obiettivo di universalizzazione stabilito dall’Articolo 12. È necessario sostenere e promuovere iniziative concrete già in essere in quanto strumenti essenziali per rafforzare il coinvolgimento delle istituzioni locali e creare un effetto a catena che favorisca il coinvolgimento effettivo degli Stati. Il TPNW stesso è la prova che un vero cambiamento, guidato dalla società civile, è in grado di influenzare le decisioni dei governi.
Un mondo libero dalle armi nucleari, attraverso l’attuazione del TPNW, è possibile solo se i giovani, la società civile e le comunità colpite sono pienamente inclusi nel processo.
Noi giovani siamo determinati a scrivere l’ultimo capitolo dell’era delle armi nucleari. Scegliendo fermamente di stare dalla parte giusta della storia e sostenendo con forza il TPNW, possiamo cambiare il nostro destino, proteggere le future generazioni e costruire il mondo che abbiamo il diritto di vivere: libero dalle armi nucleari.