Sabato 4 febbraio, Senzatomica Revolution Talks: io disarmo il futuro
06/02/2023
Oltre 1.100 giovani si sono incontrati per dire no alle armi nucleari, per costruire un futuro migliore, di pace e speranza.
Si è svolto a Roma, il 4 febbraio all’Auditorium Parco della Musica, l’evento “Senzatomica Revolution Talks: io disarmo il futuro” organizzato dalla Campagna Senzatomica con lo scopo di sensibilizzare le nuove generazioni sul tema del disarmo nucleare e promuovere la nuova mostra “Senzatomica – trasformare lo spirito umano per un mondo libero da armi nucleari”. Il 38% dei presenti aveva un’età compresa tra i 20 e i 30 anni, mentre il 35% tra i 30 e i 40,
“È importante che il nostro Paese si riappropri del ruolo di mediatore di pace che ha sempre avuto e cominci a muoversi su vie diplomatiche efficaci, non quelle percorse fino ad ora in modo tale che si vada sempre più verso un disarmo nucleare totale – afferma Daniele Santi, presidente della campagna Senzatomica – È fondamentale mettere al centro dell’agenda politica questo tema e puntare alla firma del TPNW, il Trattato internazionale per l’abolizione delle armi nucleari. Questo è possibile solo ascoltando le voci delle nuove generazioni”.
Cosa posso fare io?
Come possiamo costruire un mondo libero dalle armi nucleari? Qual è il ruolo delle persone comuni – in particolare dei giovani – in questo scenario? Come si inseriscono in questo dibattito l’informazione, la scienza e la cultura?
Sono queste le domande alle quali si è cercato di rispondere durante la mattinata magistralmente guidata dal giovane conduttore e giornalista Marco Carrara. I partecipanti non solo hanno potuto riflettere sulle azioni e gli orrori del passato, ma soprattutto su ciò che si possa fare concretamente ora.
La scienza che dice no all’atomica
Massimo Temporelli, fisico e divulgatore scientifico, ha raccontato la storia degli scienziati responsabili della creazione delle armi nucleare, ricordando che i giovani sono i fautori delle rivoluzioni.
«Mi occupo di diffondere la bellezza della scienza. Ma oggi sono in difficoltà, perché stiamo parlando di un male assoluto. Come hanno detto i rappresentanti di Senzatomica, la cosa più paurosa è la bomba atomica in sé, ma la bomba atomica che è in me».
Panel del giornalisti
Si è proseguito con un dialogo tra giornalisti su informazione e comunicazione: Fabio Tonacci (La Repubblica), Monica Perosino (La Stampa), Micol Flammini (Il Foglio) Annalisa Girardi (Fanpage.it). Il pubblico è rimasto sorpreso dai racconti dei giornalisti che sono stati in zone di guerra, in particolare, in Ucraina sotto la minaccia di attacco con armi nucleari. Inoltre, il pubblico ha potuto interagire con i giornalisti. Alla domanda «Si parla abbastanza di pace sui giornali e sui media?», Annalisa Girardi ha risposto: «È difficile parlare di pace quando c’è un aggressore e un aggredito. Ma dobbiamo continuare a parlarne, a intervistare chi manda messaggi diversi, come fa Senzatomica. Parlare di quale possa essere la via della pace è fondamentale».
Istituzioni
Claudia Pratelli, Assessore alla Scuola, Formazione e Lavoro del Comune di Roma Ha portato i saluti istituzionali della Città di Roma. Pratelli ha ricordato l’importanza di partire dall’educazione per creare la pace: «Mi porto dietro questa immagine, la più bella da quando sono Assessora alla Scuola: in una scuola dell’infanzia ho trovato un divano circondato da alcuni cuscini colorati e una scritta: “angolino per imparare a litigare bene”. Se i bambini imparano che i conflitti esistono ma imparano a gestirli vuol dire che stiamo già costruendo un futuro diverso. Vi ringrazio di cuore per il vostro impegno».
Finanza etica per disinvestire dall’atomica
Aldo Bonati di Etica Sgr ha spiegato come la finanza possa essere uno strumento molto efficace per portare un cambiamento negli equilibri di sostegno da parte degli istituti di credito ad aziende coinvolte nell’indotto degli armamenti nucleari.
Panel giovani attiviste
Quattro giovani attiviste, Vanessa Hanson (ICAN), Alice Filiberto (Youth for TPNW), Marzia Grimaldi (Croce Rossa Italiana) e Alessia Trama (Senzatomica), si sono confrontate in un dibattito aperto con il pubblico.
Marzia Grimaldi (Croce Rosse Italiana): «Non importa da dove inizi, o come inizi. Ciò che conta è iniziare con quello che hai»
Vanessa Hanson (ICAN): «Possiamo iniziare dall’informare i nostri familiari e i nostri amici. Anche un singolo post che condividiamo è importantissimo».
Alessja Trama (Senzatomica): «Mi sono risvegliata all’importanza dell’abolizione delle armi nucleari a 18 anni, grazie alla mostra Senzatomica nella mia città. Adesso so che se siamo insieme possiamo realizzare l’impossibile».
Alice Filiberto (Youth for TPNW): «Anche se adesso c’è qualcuno che non pensa di essere interessato a nessuno di questi grandi temi di cui stiamo parlando, può decidere di farlo oggi. Questo sarà il suo inizio, il suo punto di partenza».
Interventi artistici
La mattinata è stata intervallata da performance di giovani che hanno toccato corde profonde del cuore, tra cui una lettura accurata ed emozionante di alcuni testi significativi sulla dignità umana e il disarmo nucleare, come ad esempio il Manifesto Russell-Einstein e la Dichiarazione Universale dei diritti dell’ uomo (Dudu).
Caterina Forza, giovane attrice, ha ispirato i giovani partecipanti con un monologo sul ruolo dei giovani per il disarmo nucleare.
«La miccia che può innescare la guerra nucleare è dentro e fuori di noi. Io, adesso, come giovane, cosa posso fare per il mio disarmo interiore? Quella è la mia azione che disinnesca la miccia».
Pietro Morello, artista e creator italiano, conclude la mattinata con uno spettacolo commovente in cui alterna pianoforte e monologhi. Pietro ha raccontato le sue esperienze per infondere coraggio e fiducia, a partire dai primi incontri con i bambini malati in ospedale, fino all’ultima sua missione in luoghi di guerra.
“La musica di per sé non ferma la guerra. Un’idea di per sé non ferma la guerra. Ma l’uso che ne facciamo sì. Se ci crediamo. Credeteci! Io l’ho imparato dai bambini, loro mi hanno insegnato che la felicità è una scelta. La pace è una scelta”.
Grazie a tutti i relatori, i partecipanti e gli organizzatori, alla prossima!