Senzatomica al XV Convegno Internazionale di Castiglioncello

02/10/2013

Giovedì 26 settembre sera è stata inaugurata Senzatomica a Castiglioncello. Alla conferenza moderata da Diego Latella – segretario generale dell’USPID (unione scienziati per il disarmo) – c’erano circa 100 persone tra cui oltre ai cittadini erano presenti i membri delle Pugwash Conferences e dell’USPID.

È intervenuto il sindaco di Rosignano Marittimo Alessandro Franchi che ha dimostrato vivo interesse e sensibilità per il tema del disarmo nucleare esprimendo il suo apprezzamento e il futuro impegno nei confronti della campagna Senzatomica: “Il nostro Comune promuove la cultura della pace in ogni luogo, dalle sale del palazzo fino ad arrivare ai banchi di scuola. Ogni iniziativa intrapresa con insegnanti e studenti è orientata a favorire il dialogo anzichè i conflitti”.

Il segretario della campagna Daniele Santi, dopo aver ringraziato tutti i presenti, ha raccontato come Senzatomica fosse nata dalle proposte di pace del Presidente Ikeda e dal desiderio dei giovani della Soka Gakkai Internazionale di realizzare un mondo libero da armi nucleari. “La mostra Senzatomica si è tenuta in varie città d’Italia e sino ad ora è stata vista da più di sessantamila visitatori, di cui un quarto sono studenti. Siamo felici della risposta delle scuole perché il nostro obiettivo è proprio sensibilizzare i giovani sul disarmo per costruire un futuro di pace.
Questo evento segna un momento importante nel movimento per il disarmo nucleare in Italia e nel mondo dal momento che ha visto per la prima volta gli scienziati di tutto il mondo e la gente comune a cui si rivolge la risoluzione proposta dal manifesto Russell Einstein riuniti sotto la stessa bandiera del disarmo nucleare.” ha concluso il Segretario di Senzatomica.

“La violenza si è ridotta notevolmente dagli anni ’50 ad oggi, ma il rischio che possa succedere l’irreparabile è sempre presente” ha asserito il segretario generale di Pugwash Paolo Cotta Ramusino. Secondo lo scienziato il pericolo più grande oggi è l’indifferenza. “Molta gente pensa che quello che accade altrove non la riguardi, invece non è così” ha tenuto a sottolineare. “Non bisogna dimenticare le ingiustizie. Tutti sanno cosa è accaduto ad Hiroshima e Nagasaki, pochi quello che è accaduto in Iran negli anni ’80 e quali altre guerre si giocano tenendo in pugno il destino di persone innocenti. Siamo tutti responsabili di ciò che accade nel mondo, perché tutti noi possiamo fermare le cose molto prima che accadono”. “Il senso di questi incontri – ha concluso lo scienziato – è tenere alta l’attenzione su questi temi e convincere le persone che i conflitti possono essere fermati sul nascere scongiurando quelli che possono essere effetti davvero devastanti”.