Mercoledì 22 gennaio 2025, i gruppi per la pace e il disarmo di tutto il mondo celebreranno il quarto anniversario dell’entrata in vigore del Trattato sulla proibizione delle armi nucleari (TPNW): norma internazionale che, partendo dal riconoscimento dell’impatto umanitario delle armi nucleari, le rende illegali secondo il diritto internazionale (analogamente alle armi chimiche e biologiche). Un risultato ottenuto grazie all’azione forte e condivisa della società civile internazionale che – nell’ambito della International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (ICAN Premio Nobel per la Pace 2017) ne ha promosso la discussione e votazione all’ONU operando poi per il raggiungimento delle prime 50 ratifiche necessarie a farlo entrare in vigore. Ad oggi sono 73 i Paesi che hanno ratificato e in totale sono 98 quelli che hanno approvato o firmato il TPNW.
Per tale motivo la data del 22 gennaio assume un grande valore anche per “Italia, ripensaci” e per le organizzazioni che la promuovono (Rete Italiana Pace Disarmo e Senzatomica), in quanto testimonia i passi concreti già realizzati verso un disarmo nucleare completo, a 80 anni dai bombardamenti atomici sul Giappone. Per 8 decenni il mondo ha vissuto all’ombra delle armi nucleari. È il momento di ricordare queste importanti date per trasformare l’attenzione mediatica, culturale e politica che accompagna questi momenti in azioni concrete per il disarmo nucleare.
Iniziative in tal senso si sono già svolte in questi giorni in tutta Italia e culmineranno nella giornata di oggi con momenti di mobilitazione, silenzio, suono di campane, rilancio di Manifesti celebrativi in particolare a Cervia, Padova e Torino, nell’attesa anche dell’inaugurazione della tappa di Firenze della mostra Senzatomica il prossimo 31 gennaio. Tutte iniziative che hanno l’obiettivo di informare l’opinione pubblica sui pericoli delle armi nucleari e i possibili passi di disarmo nucleare, rafforzando l’adesione all’Appello delle Città di ICAN (sottoscritto in Italia da oltre 100 Enti Locali)
Ricordiamo che il Trattato TPNW vieta ai Paesi che lo ratificano di sviluppare, testare, produrre, fabbricare, acquisire, stoccare, controllare, ricevere o minacciare di usare armi nucleari. È inoltre vietato ospitare, incoraggiare o assistere altre nazioni impegnate in una di queste attività proibite. La norma internazionale impone inoltre ai Paesi di assistere le vittime e di ripulire le aree contaminate da radiazioni provenienti da esperimenti nucleari, oltre a prevedere un ampio sistema di monitoraggio per garantirne il rispetto
Purtroppo nessuno Stato dotato di armi nucleari (o posto sotto l’ombrello nucleare di una alleanza militare, come nel caso dell’Italia) ha firmato o ratificato il Trattato TPNW.
Dunque è cruciale in questo anniversario rilanciare un’azione capace di richiamare l’attenzione sui pericoli della guerra nucleare e sull’impatto umanitario delle armi nucleari. Rafforzare un movimento globale affinché le potenze nucleari si disarmino congiuntamente è il chiaro e cruciale obiettivo di ICAN e di “Italia, ripensaci”. Lo ribadiremo tutti insieme con forza durante la “Nuclear Ban Week” che si svolgerà in contemporanea alla Terza Conferenza degli Stati Parti del TPNW. L’appuntamento è a New York (e in tutto il mondo) dal 3 al 7 marzo prossimi.
Lisa Clark (vicepresidente dei Beati Costruttori di Pace e referente RIPD per il disarmo nucleare) ha commentato: “Oggi ricordiamo il quarto anniversario dell’entrata in vigore del TPNW, ma è solo il primo impegno di questo 2025 per i movimenti mondiali per la pace e il disarmo. Dopo la conferenza degli Stati che aderiscono al TPNW in marzo all’ONU, rinnoveremo la memoria delle conseguenze delle armi nucleari insieme agli Hibakusha, sopravvissuti alle bombe di Hiroshima e Nagasaki e insigniti del Premio Nobel per la Pace: il 6 e 9 agosto saranno esattamente 80 anni da quel 1945. E a ottobre 2025 metteremo tutti i nostri sforzi nel sostegno alle Nazioni Unite, il fondamento di quel multilateralismo nato sulle macerie della seconda guerra mondiale con l’obiettivo di mettere la guerra fuori dalla storia. Come non mai, oggi sentiamo il bisogno di ridare forza e fiducia all’ONU, che dalla sua costituzione ha lavorato per dotare l’umanità di mezzi giuridici e politici contro la sopraffazione, la diseguaglianza, la guerra“.
Alessja Trama (coordinatrice delle politiche e della ricerca di Senzatomica) aggiunge: “Nel giorno in cui celebriamo l’anniversario dell’entrata in vigore del Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW), rinnoviamo il nostro appello per un impegno concreto verso un futuro libero dalla minaccia nucleare. In un contesto globale segnato da conflitti e crescenti tensioni, agire è non solo urgente, ma indispensabile per salvaguardare il nostro futuro comune. Con il sostegno di metà dei Paesi del mondo, che rappresentano oltre 2,5 miliardi di persone, il TPNW offre un piano realistico e inclusivo per il disarmo nucleare. È una soluzione concreta, che chiama all’azione governi, rappresentanti eletti, organizzazioni internazionali, società civile, settore finanziario e comunità colpite. Solo unendo le forze e riconoscendo il ruolo cruciale delle comunità più vulnerabili – donne, bambini e popolazioni indigene, spesso colpite in modo sproporzionato dalle armi nucleari – potremo costruire una società globale fondata sulla pace e sui valori umani. Oggi più che mai, abbiamo la responsabilità di trasformare questa visione in realtà.